TERAMO – Il regolamento dell’imposta unica è passato in consiglio comunale e con esso la conferma che il 30 per cento dell’ammontare della Tasi sulle seconde case spetta agli inquilini, contrariamente a quanto auspicava nei giorni scorsi il Sunia. La critica del sindacato adesso si trasforma in ultimatum: «Riteniamo il sindaco Brucchi personalmente responsabile di tale decisione – afferma la Federazione provinciale di Teramo – ed è con il Comune che litigheremo, invece che con i proprietari, quando arriveranno le contestazioni di questi ultimi per l’omesso pagamento della quota Tasi a carico di chi ci abita». Il Sunia prevede, da questa decisione normativa, il rischio di procedure di sfratto per morosità, perché decine e decine di famiglie, molte prive di reddito per via della crisi occupazionale, non sono in grado al momento di pagare nemmeno l’affitto della loro abitazione. Il Sunia annuncia l’interruzione di «ogni forma di dialogo e di approccio collaborativo con il Comune di Teramo: questo si traduce, da subito, con l’assenza del Sunia all’incontro con l’assessore all’edilizia Mario Cozzi, già concordato per il prossimo 3 settembre, sulle tematiche relative al progetto di housing sociale di via longo e alle politiche abitative nel capoluogo.
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